Il Coordinamento degli Ordini delle Professioni Infermieristiche della Lombardia scrive in merito all'articolo dal titolo «Medici sotto organico? Il Policlinico lancia il "super infermiere"» comparso in data 03/04/2019 su Il Giornale

Avvisi OPI Bergamo

Gentile Direttore,
Le scriviamo questa lettera in merito all’articolo comparso sulla Sua testata in data 03/04/2019 dal titolo «Medici sotto organico? Il Policlinico lancia il "super infermiere”». Come Coordinamento Regionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche della Lombardia desideriamo contribuire con alcune precisazioni. L’infermiere, la cui definizione “professionale” non è più contemplata essendo a tutti gli effetti una professione sanitaria con percorso di studi universitario, riveste sicuramente un ruolo importante nel percorso di cura degli assistiti e negli ultimi anni ha visto crescere le proprie competenze. Competenze che spesso sono frutto di percorsi di studio post base, come laurea magistrale e master di I e II livello. Queste non sono volte a “sostituirsi” alla figura medica, bensì a una maggiore integrazione fra professionisti. In tal senso, già da alcuni anni, la Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) sta portando avanti delle interlocuzioni e delle proposte presso gli Enti competenti sui percorsi di formazione universitaria e sulla formalizzazione delle competenze esperte e specialistiche degli infermieri. Non un “super infermiere” volto a svolgere attività di tipo burocratico dunque, ma un professionista che possa mettere in campo quanto acquisito nell’ottica di una più completa presa in carico dei pazienti. Rispetto agli organici, non va sottovalutata anche la carenza infermieristica: secondo i dati raccolti dal centro studi FNOPI in Lombardia mancano all’appello già più di 4000 infermieri (considerando le carenze negli organici nelle strutture e la mancanza di un numero adeguato di infermieri sul territorio), cifra che potrebbe ulteriormente aumentare con gli effetti di quota 100. La formalizzazione delle competenze specialistiche, spesso già acquisite e messe in pratica dagli infermieri deve vedere coinvolti gli Ordini, la componente politica, le Università e la rappresentanza sindacale. Confermiamo la disponibilità a collaborare nei progetti che si intendono avviare nel nostro territorio regionale.
Distinti saluti.
Il Coordinamento degli Ordini delle Professioni Infermieristiche della Lombardia